Carl Gustav Jung Ed Il Mondo Dei Sogni

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Il Sogno Come “Strumento” Trasformativo
Il Sogno Come “Strumento” Trasformativo
21 Aprile 2011
Il Mondo dei Sogni
Il Mondo dei Sogni
21 Aprile 2011

Carl Gustav Jung Ed Il Mondo Dei Sogni(articolo apparso sull’Agenzia di Stampa Nazionale DIRE il 23/2/2016, intervista della dott.ssa Rachele Bombace)

Jung ha analizzato nel corso della sua vita circa 90 mila sogni. “Aveva molta fiducia nelle capacità della psiche del singolo individuo e, nello specifico, nei sogni, i quali assolvono ad una funzione fondamentale: quella della compensazione. Adeguatamente interpretati, infatti, tengono in equilibrio i diversi aspetti della nostra personalità, compensando, bilanciando eventuali eccessi di un nostro tratto caratteriale “. Lo rivela alla DIRE Luca Coladarci, psicoterapeuta junghiano ed esponente dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (Arpa) di Roma.

I sogni “sono come una ‘radiografia della psiche‘, dice Marie-Louise von Franz, la collaboratrice più fedele ed originale di Jung. Una definizione bellissima– continua il terapeuta- perchè fa capire come i sogni, adeguatamente interpretati, ci aiutino a comprendere e gradualmente superare la nostra situazione psicologica in una particolare fase esistenziale“.

La genesi dell’ultimo libro di Jung , ‘L’uomo e i suoi simboli‘, scritto a 86 anni e terminato nel 1961 pochi giorni prima dalla sua morte, ” la troviamo proprio in un sogno dell’analista svizzero. Difatti, a una iniziale richiesta di realizzare un libro divulgativo, Jung declino’ la proposta poiche’ stanco e debilitato dall’eta’. Ma poi ebbe un sogno: lui non era seduto nel suo studio a parlare con i colleghi, era in piedi in un luogo pubblico e si rivolgeva a tante persone che lo stavano ad ascoltare con grande attenzione, comprendendo quello che diceva. E dopo questo sogno, fedele com’era anche ai suoi stessi sogni, dedico’ le ultime energie della sua vita alla stesura di quel libro, che e’- fa sapere lo psicoterapeuta – il suo libro piu’ spiccatamente divulgativo“.

Come funzione il meccanismo di compensazione dei sogni?Se vi e’ un nostro tratto caratteriale in eccesso, la funzione compensatoria dei nostri sogni prova ad illuminare anche aspetti di segno opposto, alla ricerca di quel personalissimo e salutare equilibrio tra i vari elementi della nostra personalita’. È nel giusto equilibrio, infatti, che passa il nostro benessere. Ad esempio, in una fase esistenziale particolarmente estrovertita della nostra esistenza, i nostri sogni con saggezza e umilta’ provano a suggerirci di integrare anche altri elementi piu’ introvertiti. Oppure, di converso, se si vive una fase molto introvertita, la funzione compensatoria dei sogni provera’ ad illuminare tratti piu’ espansivi. Proseguendo negli esempi di compensazione, quando durante una crisi sentimentale in una persona e’ presente un forte vissuto auto-accusatorio, la funzione compensatoria dei sogni (soprattutto iniziali) si esplica generalmente sottolineando, con oggettivita’ e obiettivita’, come le motivazioni di quella crisi siano da ricercarsi da entrambe le parti“.

Come si fa a ricordare i sogni?Quando si decide di intraprendere un percorso psicologico, accade sempre che gradualmente anche chi ha meno familiarita’ con i sogni, inizi a sognare. Nel contesto terapeutico e analitico, infatti, si attivano inconsciamente le motivazioni adeguate per far in modo che essi si presentino. Alla domanda ‘dottoressa ma io non sogno’, Marie-Louise von Franz rispondeva: ‘Vedra’ che da qui a breve arriveranno dei sogni’ e succede sempre“.

In qualsiasi fase della notte vengano fatti, i sogni sono sempre validi?Si, e di qualsiasi lunghezza, anche se sono solo immagini singole. Ogni sogno ha la sua sacralita’. Le immagini oniriche sono il piu’ importante fattore trasformativo che abbiamo, ci permettono con gradualita’ ed equilibrio di conoscerci meglio e di far evolvere la nostra personalita’. Sono, infine, ‘democratici’ e personali, poiche’ e’ la nostra stessa psiche, di fronte alle varie situazioni esistenziali, ad offrirci sempre suggerimenti specifici e individuali. E’ da noi, dunque, dai nostri stessi sogni, che troviamo le risposte adeguate, non da fuori o con soluzioni stereotipate oppure preconfezionate. Le persone- conclude il terapeuta dell’Arpa– con attacchi di panico, ansia, depressione, stress o con qualsiasi altro vissuto psichico, possono chiedersi ‘Perche’ sto vivendo questa situazione?’, e la risposta non puo’ che essere: ‘Non lo sappiamo, ma sappiamo di certo che i nostri sogni, gradualmente e adeguatamente interpretati, ce lo diranno e ci aiuteranno a comprendere e a superare quella fase esistenziale‘”.

Fonte:
https://www.dire.it/newsletter/psicologia/anno/2016/febbraio/23/?news=08